Il Comitato di Presidenza (CdP) del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) si è riunito a Roma presso il MAECI nei giorni 23, 24 e 25 maggio 2016. Durante i lavori si sono tenuti incontri con il sottosegretario di Stato, On. Vincenzo Amendola, con i parlamentari eletti nella circoscrizione estero, con il Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero (CQIE), presieduto dal Senatore Claudio Micheloni e con il Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese, presieduto dall’Onorevole Fabio Porta.
Durante i tre giorni il CdP si è concentrato in particolare sulle procedure, sui tempi e sugli obiettivi da raggiungere per riformare gli attuali istituti di rappresentanza dei cittadini italiani all’estero. Questo processo, come sostenuto dal Sottosegretario Amendola in occasione dell’insediamento di questo organismo, dovrà coinvolgere dal basso tutti i soggetti istituzionali e le organizzazioni attive, che oggi rappresentano l’Italia nel mondo. A questo scopo il Comitato ha preparato un documento di sintesi e indirizzo da trasmettere a tutti i Com.It.Es – con preghiera di successivo inoltro alle associazioni – affinché tutti i livelli di rappresentanza degli italiani all’estero siano chiamati in base ai dettami delle rispettive leggi istitutive e Statuti a contribuire all’elaborazione di una proposta di riforma dei Com.It.Es. e del CGIE. E’ stata posta la scadenza del 31 luglio 2016 per far giungere alla Segreteria esecutiva pareri e suggerimenti utili che il Comitato di Presidenza elaborerà armonicamente per dare una vita ad una proposta concreta da presentare alla prossima Assemblea Plenaria per la definitiva approvazione.
All’ordine del giorno della riunione sono stati esaminati anche altri temi segnalati al CdP dai Consiglieri del CGIE. In particolare è stata data la priorità al recupero dei fondi, decurtati nell’ultima legge finanziaria, necessari per portare a termine i corsi di lingua e cultura. Il Comitato ha inoltre incontrato i rappresentanti delle consulte regionali per permettere e verificare la fattibilità unitamente al CGIE di un lavoro comune teso a creare sinergie e a favorire la semplificazione degli interventi verso le comunità italiane all’estero. Hanno preso parte ai lavori i rappresentanti delle Consulte regionali dell’emigrazione di Basilicata, Regione che ha assunto il coordinamento del confronto con il CGIE, Liguria, Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Provincia Autonoma di Trento manifestando un’esigenza “di fare sintesi e promuovere l’aspetto territoriale all’estero anche al di fuori del bacino di rappresentanza regionale”. Si tratta di un’idea che responsabilizza ancor più il CGIE nel prevedere, così come disposto dalla legge istitutiva del CGIE, la convocazione ogni 3 anni della conferenza Stato-Regioni-Province autonome e CGIE.
Tra le questioni affrontate anche l’attività svolta dai patronati all’estero, oggetto di un’indagine conoscitiva svolta dal CQIE in Senato, il sostegno all’editoria, la preparazione della seconda edizione degli Stati Generali della Lingua italiana nel Mondo previsti a Firenze il prossimo mese di ottobre, gli accordi bilaterali in particolare con i Paesi limitrofi all’Italia e gli aspetti che riguardano all’interno di essi i lavoratori frontalieri.