ITALIANI ALL’ESTERO – NO COMITES ! – PRES. COMITES BUENOS AIRES SIGNORINI : “COMITATI ESSENZIALI PER COMUNITA’ IN ARGENTINA. AMPLIFICARE RAPPORTO FRA COMITES E RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE”
(2018-05-09) iniziativa Italian Network – Maria Ferrante
Di recente, un esponente della Lega, eletto nelle ultime elezioni politiche dalla Circoscrizione Estero in Europa, l’on. Simone Billi ha ribadito la posizione negativa del Partito che rappresenta riguardo ai Comites.
L’esponente della Lega ha portato a supporto della tesi alcuni elementi: il primo dei quali è da ascrivere al disinteresse nei confronti di questi istituti di rappresentanza da parte delle stesse comunità, di cui sarebbe indice la bassa partecipazione alle ultime elezioni dei Comitati degli Italiani all’estero.
In secondo luogo: ha stigmatizzato la loro blanda funzione di strumento istituzionale a servizio della propria comunità e di sostegno al “sistema” per gli italiani all’estero, che verrebbe meno alla luce del disinteresse dimostrato sul voto all’estero, la cui macchinosità ha contribuito allo scarso esercizio delle ultime elezioni.
In terzo luogo, alla luce di quanto sostenuto dall’on. Billi, il finanziamento indirizzato ai Comites per il loro funzionamento, potrebbe più utilmente essere indirizzato al rafforzamento della rete consolare
Tuttavia, il parlamentare della Lega, ha ammesso che in passato i Comites siano stati utili, anche se ora la loro funzione sembra essere superata.
Lo stesso parlamentare, d’altra parte, ha chiesto agli esponenti dei Comites di motivare le ragioni del mantenimento in vita di tali istituti di rappresentanza diretta, concludendo con uno “stupitemi !”.
Invito che Italiannetwork /Italialavorotv ha rilanciato ai Presidente dei Comitati degli Italiani nel mondo perché mettano in luce le ragioni della sussistenza dei Comitati degli italiani all’estero:
Ritenete che i Comites continuino ad avere una funzione utile per la comunità ? Quali concrete iniziative possono testimoniare questa certezza ? Quali potenzialità per il futuro ?
A rispondere nell’immediato il Presidente del COMITES di BUENOS AIRES, DARIO SIGNORINI :
“Prima di tutto, mi stupiscono le sfortunatissime dichiarazioni dell’On. Billi che, essendo lui stesso un italiano residente all’estero, dimostra una sorprendente ignoranza riguardo ai compiti del COMITES” ha affermato il rappresentante del Comitato degli Italiani all’Estero
“Il COMITES della Circoscrizione Consolare di Buenos Aires, tra i più importanti al mondo per numero di concittadini residenti iscritti all’anagrafe, fa il suo lavoro immerso in una realtà, quella dell’Argentina (un paese emergente), nella quale il Consolato non può far fronte a tutte le richieste di assistenza sociale. Per questo è stata siglata una convenzione tra il COMITES di Buenos Aires e l’Ospedale Italiano che consente agli italiani di accedere ad assistenza medica di primissimo livello ad un costo contenuto”.
I COMITES, secondo la legge che li ha creati, devono lavorare per il patrimonio culturale italiano all’estero. Un esempio di quanto fatto da codesto COMITES si è visto negli anni scorsi quando la ex Presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha voluto spostare il monumento a Cristoforo Colombo, donato dalla collettività italiana per il primo centenario della Revolución de Mayo, primo evento storico che ha dato il via all’Indipendenza di questo paese.
Anche se siamo d’accordo con l’Onorevole Billi – ha proseguito Signorini – sul fatto che c’è bisogno di attuare un rafforzamento della rete consolare, le risorse e metodologie devono essere diverse, in considerazione del fatto che in maniera scorretta si è deciso di mettere un prezzo ad un diritto umano fondamentale qual’è il riconoscimento della cittadinanza, ma poi questo denaro non è mai andato a rafforzare la rete consolare.
In un’ottica futura, vorremmo continuare a sviluppare relazioni di collaborazione tra il COMITES e i rappresentanti diplomatici per promuovere l’apertura di altre porte anche in campo commerciale e e per lo sviluppo delle relazioni tra l’Italia e altri paesi dove questa istituzione abbia rappresentanza.
Infine, ha concluso il rappresentante del Comites di Buenos Aires, l’ex Presidente Sandro Pertini, nel proporre di creare la figura del cooptato che integra i COMITES, ha avuto l’idea di migliorare sempre piu’ i rapporti con le comunità locali, ispirandone l’evoluzione strategica, per raggiungere un ottimale rapporto che consenta all’Italia lo sviluppo di politiche alternative per favorire una maggiore integrazione con chi ha saputo accogliere l’italianità”. Ha concluso Dario Signorini. (09/05/2018-m.f.-ITL/ITNET)