Al termine dei lavori della recente assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, i consiglieri hanno espressamente richiamato l’attenzione delle istituzioni italiane sul rapimento da parte di bande criminali colluse con organizzazioni terroristiche, di due cittadini italiani: padre Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria nel 2013 e di Silva Romano, rapita in Kenya il 20 novembre dell’anno scorso.
È trascorso tanto tempo, che per le famiglie corrisponde ad un’eternità, da quanto dei due ostaggi non si hanno più notizie. È auspicabile un intervento decisivo e liberatorio da parte delle istituzioni del nostro Paese.
Il CGIE lancia loro un appello accorato affinché si facciano promotrici di adeguate iniziative risolutive e non lascino nulla di intentato per riportare a casa i due ostaggi italiani ed assicurarli agli affetti famigliari e alle loro Comunità.
È nostro desiderio far sentire ed assicurare il nostro pensiero e la vicinanza umana degli italiani all’estero a padre Paolo Dall’Oglio e a Silva Romano, anch’essi cittadini italiani all’estero la cui triste esperienza rinnova quanto di più preveggente e reale spinse Dante Alighieri a scrivere nel XVII canto del Paradiso della Divina Commedia: “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”.
Un messaggio universale del dolore provato da chi lascia la propria terra per trasferirsi altrove e nel loro caso perdere la libertà.