La quarta conferenza permanente tra Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE si terrà a distanza di una decade dall’ultima assemblea plenaria di questo organismo, che diversamente dovrebbe svolgersi con una cadenza triennale. La riunione servirà a fare il punto sui profondi cambiamenti sociali, culturali e migratori avvenuti in Italia in questi anni.
Nel periodo in esame le trasformazioni tecnologiche intervenute nel mondo del lavoro e negli ambiti sociali e della formazione, la conoscenza e i saperi hanno alimentato il fenomeno migratorio coinvolgendo anche l’Italia, che è ritornata a generare espatri di donne e uomini, giovani e adulti paragonabili al periodo della grande ondata emigratoria della seconda metà del secolo scorso.
La quarta conferenza permanente dovrà determinare i futuri obiettivi triennali sui quali il Governo, le Regioni, le Province Autonome e il Cgie dovranno lavorare. Occorre porre rimedio all’emorragia degli espatri, attrarre e creare un circolo virtuoso per il rientro dei nostri connazionali che hanno maturato esperienze all’estero e aggiornare gli strumenti legislativi.
Bisogna pensare a politiche attive rivolte agli oramai sei milioni di connazionali residenti all’estero, favorendo la promozione di un sistema integrato tra Governo, Regioni, Province Autonome e gli italiani all’estero rappresentati dal CGIE.
In un mondo globalizzato nel quale merci, servizi e capitali sono regolati da norme sovranazionali è necessario aggiornare anche la sfera dei diritti della libera circolazione dei cittadini che oggi si spostano con maggiore facilità rispetto al passato. Il nostro Paese è chiamato ad affrontare questa nuova sfida con autorevolezza e con strumenti adeguati, valorizzando gli assets espressi dagli italiani all’estero.
Michele Schiavone
Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero