Ora è storia, ma per l’emigrazione italiana è realtà vissuta sulla propria pelle. Il 7 giugno del 1970 si tenne in Svizzera il referendum per ridurre il numero degli stranieri al 10 per cento dei cittadini svizzeri. Allora in Svizzera vivevano oltre 600000 italiani, gli stranieri contro i quali era stato indetto il referendum.
Sono trascorsi 50 anni da quella votazione popolare contro “L’inforestierimento” promossa dall’allora movimento politico “Azione nazionale” rappresentato nel parlamento nazionale dall’unico esponente James Schwarzenbach, l’antesignano dei successivi movimenti xenofobi europei.
A cinquant’anni dall’iniziativa Schwarzenbach, l’Ambasciata d’Italia a Berna e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero organizzano la giornata di studi “Più svizzeri, sempre italiani. 50 anni dopo Schwarzenbach” che si terrà sabato 13 giugno dalle ore 10:00 alle ore 12:00 attraverso la piattaforma Zoom.
Programma – Saluti introduttivi dell’Ambasciatore Silvio Mignano e del Segretario Generale del Cgie Michele Schiavone. Relazioni scientifiche: Stefanie Prezioso (Università di Losanna): Gli esuli costruttori di reti associative; Sandro Cattacin (Università di Ginevra): La sinistra svizzera e le iniziative xenofobe; Francesca Falk (Università di Berna): Il voto a Schwarzenbach, un progetto di storia orale all’Università di Berna; Paolo Barcella (Università di Bergamo): Gli anni della formazione professionale; Toni Ricciardi (Università di Ginevra): Infanzia e genitorialità negate; Marco Nardone (Università di Ginevra): Le misure coercitive a scopo assistenziale nei confronti dei migranti italiani; Rosita Fibbi (Università di Neuchatel): Non più Cincali, i processi all’origine della metamorfosi della percezione degli italiani in Svizzera; Delfina Licata (Fondazione Migrantes): La mobilità italiana in Svizzera 50 anni dopo.
Link alla piattaforma Zoom: https://unige.zoom.us/j/98926719704
L’evento sarà disponibile anche sul profilo Facebook e sul canale YouTube dell’Ambasciata d’Italia a Berna.