L’articolo unico del disegno di legge n. 1845 di conversione del decreto legge 20 aprile 2020, n. 26, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia è passato con 158 sì e nessun voto contrario o di astensione. Le opposizioni non hanno partecipato al voto. I presenti in Aula erano 162, i votanti 158.
La decisione della data spetta al Governo, pur se è stata già anticipata l’intenzione di puntare sulla prima settimana utile: 20 e 21 settembre (primo turno amministrative, regionali, referendum); 4 e 5 ottobre ballottaggio amministrative.
Lettere del Segretario generale del Cgie Miche Schiavone al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (da inviare) per evidenziare la ristrettezza dei tempi circa il voto degli italiani all’estero sul Referendum.
ELEZIONI COMUNALI
1.133 Comuni (6,5 milioni di persone).
SUPPLETIVE SENATO
Collegio uninominale numero 3 della Sardegna (Sassari), per il decesso della senatrice Vittoria Bogo Deledda (M5S).
REGIONALI
Sei sono le regioni a statuto ordinario: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia); una a statuto speciale (Valle d’Aosta). Sono chiamati 18 milioni di elettori. I governatori spingono per la prima domenica di settembre.
PROVINCIALI
Si svolgeranno 90 giorni dopo le Comunali. Le province sono infatti enti di secondo livello, composte dai sindaci del territorio, dei quali si attende l’elezione.
REFERENDUM
Il referendum sul taglio dei parlamentari si terrà nello stesso arco temporale. Il Comitato promotore è contrario all’election day e minaccia ricorso alla Corte costituzionale.
SEGGI APERTI DOMENICA E LUNEDÌ
Domenica dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì, dalle ore 7 alle ore 15. Prima lo spoglio delle suppletive per il Senato (solo a Sassari), poi referendum, regionali e comunali.