Nelle ultime settimane di discussione degli emendamenti alla “legge finanziaria per il 2021” in Commissione bilancio della Camera dei deputati si ha contezza che molti suggerimenti e proposte sulla spesa corrente e di rilancio dell’economia dell’Italia avanzate dal CGIE a sostegno delle politiche a favore degli italiani all’estero, attraverso l’azione diretta dei parlamentari e dei gruppi parlamentari, sono stati inseriti nella manovra.
Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero da tempo sta facendo un lavoro analogo a quello delle formiche, nel rispetto delle prerogative che ci riconosce la nostra legge istitutiva e, invece di mettere bandierine, continua a stimolare e proporre interventi innovati e soluzioni per far girare gli ingranaggi che si sincronizzano con la macchina dello Stato oltre i confini nazionali.
Perciò sorridiamo con soddisfazione sia per l’inserimento nella manovra di molte nostre proposte che per la realizzazione degli obiettivi ai quali il nostro organismo ha lavorato durante l’anno. Semplicemente ringraziamo i nostri rappresentanti istituzionali dentro e fuori il parlamento per la collaborazione costruita su rapporti fecondi.
MISURE A FAVORE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
Anche per il 2021, nonostante i tempi cupi, difficili e inclementi, agli italiani all’estero saranno garantiti i tetti della spesa pubblica per i capitoli che interessano le variegate attività tradizionali essenziali: servizi consolari, formazione, promozione e sostegno alle iniziative culturali, assistenza e tutela e riduzione della fiscalità, promozione commerciale a sostegno del Made in e by Italy.
Oltre gli interventi delle attività correnti, la manovra contiene diverse novità in materia fiscale per gli immobili di proprietà degli italiani all’estero, per l’assunzione di personale nella rete diplomatico-consolare, per diverse agevolazioni turistiche e soprattutto per l’organizzazione delle elezioni dei Comites entro il 2021.
Auspichiamo che nel Recovery plan ci sia l’attenzione necessaria per avviare anche la digitalizzazione e la semplificazione amministrativa per permettere ai nostri connazionali all’estero di interagire direttamente e in tempo reale con le istituzioni e con l’amministrazione pubblica italiana.
IL NOSTRO PROFICUO LAVORO
Non spetta certamente a noi qualificare il nostro operato, ma il lavoro svolto quest’anno dal CGIE è risultato proficuo e riconosciuto su ampia scala per la sussidiarietà alle attività dello Stato.
Merito anche delle e dei Consiglieri impegnati coscientemente ovunque nel mondo, assieme con i Comites e con le Associazioni, con i Patronati e con la rete consolare in una sfida tesa a non lasciare nulla al caso.
In un’Italia votata al cambiamento, il CGIE è consapevole che anche gli italiani all’estero dovranno essere coinvolti nel processo riformatore e di modernizzazione esprimendo le loro potenzialità e mettendo a disposizione quanto di meglio e di conoscenza sono in grado di offrire.
A questa disponibilità va aggiunta anche la premura per i meno abbienti. L’attenzione del nostro Paese verso i più fragili e i più sfortunati, anche all’estero, non deve venir mai meno.
Michele Schiavone
Segretario Generale Cgie